Lunedì 7 Giugno 2021

Cityplex Moderno

Dangerous acts

regia di Madeleine Sackler  –  2013 – 76 min

La vita è un palcoscenico, diceva Shakespeare. E sul palcoscenico ci si può giocare la vita, potrebbero aggiungere i membri del Belarus Free Theatre, una compagnia teatrale bielorussa messa fuorilegge dal governo perché “sovversiva”. I loro spettacoli trattano liberamente di argomenti tabù come la libertà sessuale e la piaga dell’alcolismo, il suicidio e le violazioni dei diritti politici, con una franchezza che non piace al potere, e che può costare molto cara. Il film entra nelle case e nelle cantine dove gli attori combattono la loro battaglia, catturando spettacoli clandestini e testimonianze coraggiose. E racconta il potere dell’arte contro ogni tentativo di ingabbiare la forza delle idee.

posti limitati – prenotazioni: www.cityplexmoderno.it

Lunedì 31 Maggio 2021

Cityplex Moderno

La mafia non è più quella di una volta

regia di Franco Maresco  –  2019 – 105 min

Premio speciale della giuria, Venezia 2019.

Nel 2017, a 25 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, Maresco decide di realizzare un nuovo film. Per farlo, trova impulso in un suo recente lavoro dedicato a Letizia Battaglia, la fotografa ottantenne che con i suoi scatti ha raccontato le guerre di mafia.

Questo film è l’inevitabile seguito di Belluscone – Una storia siciliana. “La mia sensazione, però, è di essermi spinto oltre rispetto al film precedente. In un territorio in cui la distinzione tra bene e male, tra mafia e antimafia, si è azzerata e tutto, ormai, è precipitato in uno spettacolo senza fine e senza alcun senso”.

posti limitati, prenotazione: www.cityplexmoderno.it

Lunedì 12 Ottobre 2020

Cityplex Moderno

Pepe Mujica – Una vita suprema

regia di Emir Kusturica  –  2020 – 75 min

Attivista, politico, guerrigliero orgoglioso del proprio passato e soprattutto sognatore. “El Pepe” è diventato il presidente dell’Uruguay restando sempre fedele ai suoi ideali. Ma anche abbracciando la possibilità del cambiamento e della novità. Un sorprendente Emir Kusturica scava nell’eredità di José “Pepe” Mujica e ritrova in lui uno spirito affine con cui discutere il senso della vita da un punto di vista filosofico, politico e poetico. Presentato alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, il dolce ritratto di un uomo che per tutta la vita non ha mai smesso di lottare per far valere i propri ideali e realizzare desideri all’apparenza utopici.

posti limitati – prenotazione: www.cityplexmoderno.it

Sabato 15 Febbraio h.21:00
Teatro Ferroviario, Sassari

PROVACI ANCORA

(dalla lagrimevolissima storia di Romeo e Giulietta)

 

Regia di Francesco Cortoni
compagnia Pilar Ternera

Ai due protagonisti solo la dimensione della morte e della tragedia permette di realizzare il
proprio amore/ideale.
Il lavoro indaga quanto sia dura e grottesca la condizione dell’amore di fronte alla propria idea
di perfezione e di quanto il reale sia misero e con poco senso se questo se ne diparte.
In “Provaci Ancora” non ci sono famiglie contrapposte, né preti, né balie ma un vecchio
lenzuolo, una tavolaccia di legno e Giannozza e Mariotto, una nuova coppia, che, sera dopo
sera, replicano uno spettacolo, ormai scaduto, che non ha più niente da dire a nessuno.
Anche se il contesto è diverso e i personaggi totalmente nuovi, abbiamo conservato l’integrità
tragica di Romeo e Giulietta, incarnata in qualche modo da Giannozza e Mariotto oltre a molti
testi e dialoghi dell’opera che, in questo nuovo contesto, trovano nuova forma e collocazione.
Il senso e il significato dell’opera shakespeariana è stata la guida principale del nostro lavoro e,
attraverso un tentativo sincero di comprensione, abbiamo cercato di farlo nostro il più possibile.
Quello a cui ci troviamo di fronte è un’esplosione della tragedia shakespeariana che rimanda in
continuazione riferimenti non puramente casuali al nuovo lavoro e che lo permea di senso e
significato. Venite gente e amatevi se potete!
Lo spettacolo è stato vincitore del Premio Giovani Realtà del Teatro di Udine 2010 con la
seguente motivazione: “Il lavoro esprime il raggiungimento di gradi di tecnica attoriale diversi e
progressivi. L’elemento ironico e dissacrante non svilisce lo studio approfondito dell’originale
Shakespeariano, anzi lo presuppone necessariamente. Va valutata anche la capacità straniante
di trasferire il dramma originario in contesti originali.

 

Ideato da Francesco Cortoni e Alessia Cespuglio
con Francesco Cortoni e Silvia Lemmi
Suoni e luci Giorgio De Santis.
Regia di Francesco Cortoni
Produzione Pilar Ternera/NTC

Giovedì 19 dicembre ore 20:30
VISIONI SARDE

allo Spazio Bunker, via Porcellana 17/A, Sassari

Proiezione di 3 cortometraggi
Vincitori di “Visioni Sarde”, sezione dello storico festival “Visioni Italiane” organizzato dalla Fondazione Cineteca di Bologna, dedicata a cortometraggi realizzati da autori sardi.

– Il nostro concerto – di Francesco Piras
– La notte di Cesare – di Sergio Scavio
– The wash – La lavatrice – di Tomaso Mannoni

Durante la serata saranno presenti i registi che racconteranno le loro esperienze e i percorsi creativi dei loro lavori.

Ingresso libero
Prenotazione consigliata scrivendo a spaziobunker@gmail.com
È gradita la puntualità

La serata si chiuderà con una cena di autofinanziamento (5 euro piatto + bevanda) e un brindisi di auguri prima della pausa festiva dello SpazioBunker.

La sezione Visioni Sarde è nata nel 2014 all’interno del Festival come vetrina per il cinema di qualità “Made in Sardegna” e strumento di valorizzazione dei giovani talenti attraverso la rete dei circoli sardi.
Tra i vincitori, Francesco Piras con Il nostro concerto, primo premio FASI
«Il nostro concerto di Francesco Piras si segnala per la capacità di raccontare, con maturità stilistica e buona tecnica, il delicato rapporto fra due solitudini unite dal web, lasciando trasparire, in una messinscena visivamente efficace, un gioco di raffinate psicologie che arriva – complice la musica, che è un protagonista sotterraneo – al cuore dello spettatore». Queste le motivazioni della giuria FASI.
La notte di Cesare di Sergio Scavio si aggiudica invece il premio della giuria giovani «per la narrazione di un tessuto sociale poliedrico e la resa scenografica accurata».
Menzioni speciale a The wash – la lavatrice di Tomaso Mannoni, per «l’equilibrio tra fiction e documentario nell’affrontare il tema delle servitù militari e delle conseguenze mortali delle guerre simulate sulla popolazione sarda; un j’accuse che sceglie l’impatto sonoro come traccia narrativa ed emotiva, eludendo la più scontata via stilistica del cinema verità per cercare nella sperimentazione un modo per chiamare chi guarda alla riflessione di impegno civile».

Spazio Bunker
via Porcellana 17/A, Sassari

21 Novembre 2019, h. 21:00
all’interno di Little Bit Festival

LAZARUS
di e con Marco Sanna e Francesca Ventriglia

nuova produzione Meridiano Zero

 
Due attori, due lebbrosi da scansare per non essere contagiati, si ritrovano in un teatro vuoto a recitare se stessi, il loro ruolo privo di qualsiasi utilità. Due figure che non hanno più nessun posto nel mondo e che tentano di non morire, nonostante tutto intorno abbia già decretato la loro condanna.

Info e prenotazione NTC:
05861864087
info@nuovoteatrodellecommedie.it

Biglietti
Intero 10 euro
Ridotto 8 euro
Ridotto Little bit card 5 euro

FILMaP Ponticelli

5 Dicembre ’19, h.20:45

Spazio Bunker, via Porcellana 17/A, Sassari

FILMaP – ATELIER DI CINEMA DEL REALE

Proiezione di 3 cortometraggi:
Racconti dal Palavesuvio. di Luca Ciriello, Italia, 2018, 14 minuti

Un complesso sportivo abbandonato da vari anni, il “Palavesuvio” di Ponticelli, è al centro dei racconti degli abitanti del quartiere…

Il vicino. di Alessandro Freschi. Italia, 2018, 13 minuti

Una giornata insieme a Giovanni Nappi, un uomo che vive da solo in una spoglia villetta del Rione Fiat a Ponticelli…

Pierrot. di Antonio Longobardi. Italia, 2018, 11 minuti

Giuseppe Rivieccio è il proiezionista dell’unico cinema del quartiere di Ponticelli…

FILMaP è un percorso formativo e produttivo sul cinema documentario per giovani autori realizzato a Ponticelli nella periferia Est di Napoli.

Nasce nel 2014 come progetto selezionato nel bando “Progetti Speciali e Innovativi 2010” della Fondazione CON IL SUD, con l’obiettivo di costruire un centro di formazione e produzione cinematografica a Ponticelli nella periferia est di Napoli, dopo un ventennale percorso di Arci Movie teso a valorizzare, prima con i Movielab e poi con le produzioni, la fondamentale connessione tra formazione ai linguaggi audiovisivi e mondo della professione del cinema e della contemporaneità. Direttori pedagogici Leonardo di Costanzo (2015-16-17), Alessandro Rossetto e Bruno Oliviero (2018) Coordinamento Antonella Di Nocera Responsabile tecnico Giovanni Bellotti Comitato di direzione Antonio Borrelli, Roberto D’Avascio, Maria Teresa Panariello

Domenica 24 Novembre ’19, h.20:30

Spazio Bunker, via Porcellana 17/A, Sassari

LA STRADA DEI SAMOUNI

regia di Stefano Savona  –  2018
vincitore a Cannes 2018: Premio della Giuria Oeil d’Or come miglior film documentario

 

Da quando la piccola Amal è tornata nel suo quartiere, ricorda solo un grande albero che non c’è più. Un sicomoro su cui lei e i suoi fratelli si arrampicavano. Si ricorda di quando portava il caffè a suo padre nel frutteto. Dopo è arrivata la guerra. Amal e i suoi fratelli hanno perso tutto. Sono figli della famiglia Samouni, dei contadini che abitano alla periferia della città di Gaza. È passato un anno da quando hanno sepolto i loro morti. Ora devono ricominciare a guardare al futuro, ricostruendo le loro case, il loro quartiere, la loro memoria. Sul filo dei ricordi, immagini reali e racconto animato si alternano a disegnare un ritratto di famiglia prima, dopo e durante i tragici avvenimenti che hanno stravolto le loro vite in quel gennaio del 2009, quando, durante l’operazione ‘Piombo fuso’, vengono massacrati ventinove membri della famiglia.

27 Novembre ’19, h.20:45

Spazio Bunker, via Porcellana 17/A, Sassari

THE CONGO TRIBUNAL

regia di Milo Rau  –  2017 

Il Film nasce da una ricerca sul conflitto in Congo, dove, da più di vent’anni un’inspiegabile guerra civile ha trasformato un territorio grande quanto l’Europa occidentale in un inferno. Definita come la “Terza Guerra Mondiale”, la guerra in Congo, nella quale sono intervenuti e intervengono, direttamente e indirettamente, tutti i grandi poteri del nostro tempo, ha già causato più di 6 milioni di morti. I responsabili restano impuniti, eppure le cause del conflitto possono facilmente essere rintracciate nelle lotte per il controllo dei commerci globali, dato che il Congo è possiede ricchi giacimenti di materie prime necessarie all’alta produzione tecnologica. Milo Rau raccoglie vittime, colpevoli, osservatori e analisti del conflitto in un simbolico tribunale civile nel Congo orientale, restituendo un quadro nudo e crudo del più vasto e sanguinoso conflitto economico nella storia dell’umanità.

Presieduto da un panel di esperti per metà congolesi e per metà internazionali e da due avvocati della Corte penale Internazionale dell’Aia, il processo è diviso in due parti: la prima, che torna alle radici del conflitto sulla base delle testimonianze dirette di vittime, testimoni, militari, politici, membri di organizzazioni umanitarie e non governative e attivisti locali, si svolge a Bukavu, nel cuore dell’area del conflitto.

La seconda parte, condotta a Berlino, amplia le prospettive e pone l’accento sulle meccaniche del capitalismo finanziario globale analizzato da filosofi, economisti, scienziati politici, giuristi e sociologi contemporanei.

7 Novembre ’19, h.20:45
Spazio Bunker, via Porcellana 17/A, Sassari

BIOETHIC VISION 

regia di Salvatore Manca
musiche di Machina Amniotica
produzione mater-ia

 

“Da alcuni anni porto avanti un progetto che riassume il mio percorso di ricerca sul rapporto fra l’interiorità dell’uomo e la natura. Nasce così Bioethic Vision, inizialmente un progetto modulare di video generati da miei versi poetici, Per questo suo sviluppo è fruibile sia in otto quadri video installativi autonomi che nella forma cinematografica rieditata di 50 min”

Bioethic Vision è una ricerca sull’immagine concreta , sul video, sul suono; una ricerca che mi ha portato ad osservare la natura, riprenderla e registrarla senza paura di confondermi ma confrontandomi e riconoscendo in essa, la mia identità di uomo.

Ogni quadro è minimale e parla attraverso la simbologia dell’essere vitale e sano, escludendo volutamente di trattare della sua più grande debolezza: l’egoismo materiale che in questa epoca supera ogni limite.