di Michele Crestacci / Alessandro Brucioni
con Michele Crestacci regia Alessandro Brucioni
collaborazione alla scrittura acustica Giacomo Masoni
ispirato al romanzo di Edmondo De Amicis
C’è un processo migratorio che sembra non arrestarsi. Un carico di sangue italiano rubato come scrive De Amicis. Un piroscafo, la rotta transatlantica, 21 giorni, 1.600 persone, la terza classe stivata di emigranti, l’attraversamento dell’equatore, il vento e lo sbarco nel nuovo mondo. Un diario di bordo. Una conversazione interiore drammatica. Nello sguardo di un narratore le vicende all’interno del ventre del Galileo assumono connotati umoristici, poetici e drammatici. Un racconto sui percorsi che in certe condizioni l’uomo è costretto a seguire. Qualcosa che riguarda la forza e l’amore. Qualcosa che riguarda la violenza e l’attraversamento dei propri confini. Una piazza nel mezzo di uno sconfinato mare, un mondo fatto di piccole cose in una vastità di storie, dove le opportunità sono sempre altrove.
È la condizione di chi emigra, per scelta o per costrizione, cercare “un nuovo mondo”.
Siamo immersi tutti in uno stesso oceano. Nella stessa ricerca.